DONNE USCITE DALLA VIOLENZA - TESTIMONIANZe
Pubblichiamo dietro consenso delle nostre utenti alcune testimonianze su quanto sia difficile riprendere a vivere ed “essere nuovamente visibili”, dove il lavoro per molte di loro rappresenta non solo la possibilità di avere un reddito, ma di essere nuovamente se stesse. Non è facile come possiamo immaginare sia perché le opportunità spesso sono carenti dove il tasso di disoccupazione delle donne è uno dei più alti nel sud Italia, sia per la mancanza di conoscenza degli strumenti di politiche attive del lavoro, che di relazioni sociali.
Sono una donna di 56 anni vittima di violenza domestica, madre di una bambina di 11 anni, nella mia vita ho trovato sempre difficoltà a cercare lavoro sembrava che stessi sempre indietro con i tempi. Mi sono data sempre da fare accettando quello che mi capitava per cercare di entrare nel mondo del lavoro e migliorare di volta in volta, ma ho trovato sempre situazioni di “sfruttamento”, dove paga e orario di lavoro non coincidevano. Quando all'età di 44 anni sono diventata mamma é stato impossibile trovare qualcosa dopo la nascita di mia figlia , il mondo del lavoro non permette alle madri di trovare una realtà che le aiuti a fare entrambe le cose, ed ho dovuto scegliere di fermarmi perchè se riuscivi a trovare qualcosa, dovevi poi fare i conti con orari di lavoro troppo lunghi , mancanza di nonni, un padre che lavorava su turni una bambina da accudire .Lavoro una parola semplice che ti crea molti problemi , senza di quello a volte sei costretta a dover scegliere di stare in situazioni che non ti fanno stare bene ma non hai altra scelta soprattutto se ci sono figli . Oggi cercare per me un occupazione rappresenta un sogno di una donna adulta che vorrebbe costruire di nuovo una sua vita insieme a sua figlia , L'età, la formazione, la pratica sono elementi che vanno contro di me per rimettersi in gioco, eppure basterebbe poco io rappresento una fascia di donne che con un po di formazione con dei lavori anche partime ritroverebbero l'autonomia, l'autostima e la voglia di fare ,la sicurezza nel prendere decisioni.
Ho 50 anni e per lungo tempo ho subito violenze da parte di mio marito, sia fisiche che morali, ed ogni volta che accadeva questa cosa, io mi sentivo sempre più immeritevole, mi aveva plagiata che ero una donna inutile, senza alcun valore, ed in me si faceva sempre di più un vuoto profondo, di completa inadeguatezza nei confronti del mondo...
Poi finalmente ho trovato la forza di ribellarmi, e di raccontare tutto il dolore che conteneva il mio cuore, tutte le umiliazioni e la sofferenza subita nell’arco di tantissimi anni....
Ho trovato delle persone meravigliose, che mi hanno assistita, aiutata, compresa, e motivata.... affinché mettessi fine a questa mia grande sofferenza e umiliazione sotto il profilo umano.
A distanza di un anno da quando ho dichiarato tutto il dolore, mi è stata offerta un opportunità lavorativa nel sociale, e devo dire che è un’esperienza meravigliosa, un opportunità che mi sta cambiando la vita, che mi sta facendo capire quanto valgo come donna, come essere umano, e mi sento rinata......Ho avuto la fortuna di affiancare un ragazzino di 11 anni che segue la Dad da scuola, perché a casa non ha i mezzi a disposizione, è stato abbandonato dalla madre, e il papà non lavora....Sono felice di aiutarlo nell’apprendimento delle nozioni basilari, che con la sua situazione, non era in grado di apprendere....
Mi rivolgo a tutte quelle donne che sono state e sono vittime di violenza, urlate, chiedete aiuto, la vita va vissuta pienamente nel rispetto della nostra dignità..... non lasciatevi più calpestare da nessuno.... NESSUNO ha il diritto di calpestarci la vita, la dignità ...
Mi chiamo Melly ho 45 anni figlia unica e provengo da una famiglia antica napoletana quella con delle regole ristrettissime: tipo non lavori, aiuti mamma in casa, non continui la scuola perché fumano e si drogano, ecc Ho sempre tenuto dentro di me la voglia di indipendenza, di imparare ma repressa fin quando gli anni ti passano addosso e ti vedi sola dopo un percorso di vita scelto male io così dico perché oggi è così. Si sceglie anche l'uomo adatto, se è un bravo ragazzo, ha tutto e per avere un pò di libertà te lo devi sposare. Mi sposai e sono nati due maschi bellissimi a cui spero di aver insegnato, oggi a 20 e 16 anni, la libertà di scegliere tutto ciò che vogliono: studio, lavoro, amore ma per me è tutto difficile oggi dopo aver deciso chi amare chi non deve farmi male nell'anima vorrei essere grata sopratutto di mantenere una casa e crescere i miei figli, non il lusso o il benessere per me è tardi cerco lavoro da anni qualcosa di stabile decente umile ma mi dicono ha un diploma no oppure è troppo grande di età oppure si trova e ti sfruttano per 5, 6 € l'ora ma più di tre ore non ti fanno fare e torni a casa facendo un enigma di cosa puoi comprare con 15 euro lo stato si ci aiuta ma io mi sento fallita non voglio l aiuto io non sono fiera di questo perché io so fare tante cose e vorrei rendermi utile e sopratutto dare un futuro ai miei figli che non hanno un papà presente non l'hanno mai avuto ma hanno una mamma che la notte non dorme tanto pensando a come posso realizzare i loro sogni di studio o di vita ma una cosa è certa io ci spero e ci conto che prima o poi arrivi un giorno migliore per me perché se arriva per me arriva per i miei figli per adesso il mio impegno è crescere due uomini perbene e con valori per il futuro.